comune di

campofelice di roccella

 

INFO & CENNI STORICI

Campofelice di Roccella, con il suo cuore antico in riva al mare e un cuore nuovo sulla collina, è legata alla storia del Castrum Roccellae. Conosciuta come Porta delle Madonie, la città si è sviluppata turisticamente grazie alle sue straordinarie coste. La Torre-Castello, eretta dagli Arabi sulle rovine di una precedente torre, domina la spiaggia ai piedi dell’abitato. Nel 1699, il casale di Roccella fu fondato da don Gaspare La Grutta Guccio, principe palermitano, che fece costruire cento case, botteghe, una fonte e una chiesa dedicata a santa Rosalia. Passato alla famiglia Marziani, il casale ha subito varie dominazioni, dalle arabe alle aragonesi, fino ai Ventimiglia. Il Complesso della Roccella, con la Torre-Castello, il vecchio Borgo e il Canale Mulino, è stato un punto forte delle Madonie per secoli, testimonianza storica, architettonica ed etnoantropologica. Dichiarato di rilevante interesse nel 2007, rappresenta una stratificazione storica che va dal Medioevo al XX secolo. Il Borgo, con le sue architetture che risalgono a varie epoche, ospita tracce di attività antiche come acquedotti, mulini, stalle, e frantoi. La Chiesa Madre, Villa comunale e il Belvedere sono punti di interesse, mentre la Biblioteca Comunale rappresenta il patrimonio storico e tradizionale della città.

COME ARRIVARE

Campofelice di Roccella, si raggiunge da Palermo imboccando la SS 113 in direzione Messina: superato il bivio per Bagheria, si incrociano le strade che portano al comune di Santa Flavia e al mare. Distanze dal capoluogo: 16 km da Palermo (provincia d’appartenenza)

Pulman
Autolinee Ast e Sommatinese

Aereporto
Palermo: Falcone Borsellino, Autostrada A19 uscita Buonfornello, continuare su SS113 in direzione Strada Provinciale 28/SP28 – Lascari.

Auto
Autostrada A19, uscita Buonfornello. Immettersi nella SS.113 direzione Messina-Cefalù fino a raggiungere il centro abitato.

Treno
Il comune è servito dalla stazione FF. SS di Campofelice di Roccella che si trova lungo la linea ferroviaria Dorsale Tirrenica. La stazione è a 3,4 km dal centro del paese.

Porto
Dal porto di Palermo si raggiunge
l’Autostrada A19 uscita Buonfornello, continuare attraverso la SS113 in direzione Campofelice

CULTURA E TRADIZIONI

Tradizioni popolari

SANTA ROSALIA: ogni 4 settembre si celebra, per cinque giorni, la festa dedicata alla patrona Santa Rosalia che, da più di tre secoli, vede crescere il numero dei fedeli in Sicilia e nel mondo. Suggestiva è la solenne processione del simulacro della “Santuzza” per le vie del paese.

LA MAGGIOLATA E’ un’antica tradizione che riguarda solo il comune di Campofelice di Roccella che consiste nell’adornare, nel primo giorno di maggio, l’entrata di ogni abitazione con petali di fiori stagionali di vario genere fra cui margherite, rose, papaveri e gerani. Sembrerebbe che si possa ricondurre tale usanza al periodo romano (dal 238 a.C.), in cui venivano fatte offerte di fiori a Flora, dea della primavera e della riproduzione. Tale usanza sta scomparendo, salv rari casi nelle zone centrali del comune dove vi è la maggior concentrazione di cittadini originari della zona. I fiori vengono raccolti e sparsi a caso o disegnando dei cuori davanti all’uscio delle abitazioni in segno di augurio.

LE VAMPE DI SAN GIUSEPPE Avviene fra il 18 e il 19 marzo e si caratterizza dalle cataste di legna che vengono bruciate in vari punti del paese ed in modo particolare in piazza Vittime del Lavoro ed in via Notaro Campagna dove le vampe diventano particolarmente spettacolari agli occhi di bimbi ed adulti. La brace viene poi utilizzata per arrostire i carciofi e salsicce.

Eccellenze enogastronomiche

PIATTI TIPICI: Pupa cù l’ova (biscotto con uovo sodo); Biscotti di San Martino (biscotto con finocchio dolce) Buccellati (biscotti ripieni di pasta di fichi e mandorle) Apparicchio (caponata locale senza pomodoro) Carciofi con pastella Carciofi alla brace (farciti con aglio menta, sale e olio) Frittella di legumi Insalata di agrumi (limoni e arance) Insalata di pesca e cipolle rosse Sarde a beccafico (sarde farcite con mollica, prezzemolo, aglio, sale, pepe, pecorino gratt.,uova) Pasta con nero di seppia e finocchino selvatico Pasta con broccolo incasciata (saltata in padella con form. gratt.) Pasta con il macco ( crema di fave ) Frittata di asparagi selvatici Cassatelle ripieno di ricotta e cannella Cassatelle ripieno di crema ceci Panuzza cena (pane dolce con finocchino) Sfingi ( frittelle con zucchero).

Pupa cù l’ova (biscotto con uovo sodo); Biscotti di San Martino (biscotto con finocchio dolce) Buccellati (biscotti ripieni di pasta di fichi e mandorle) Apparicchio (caponata locale senza pomodoro) Carciofi con pastella Carciofi alla brace (farciti con aglio menta, sale e olio) Frittella di legumi Insalata di agrumi (limoni e arance) Insalata di pesca e cipolle rosse Sarde a beccafico (sarde farcite con mollica, prezzemolo, aglio, sale, pepe, pecorino gratt.,uova) Pasta con nero di seppia e finocchino selvatico Pasta con broccolo incasciata (saltata in padella con form. gratt.) Pasta con il macco ( crema di fave ) Frittata di asparagi selvatici Cassatelle ripieno di ricotta e cannella Cassatelle ripieno di crema ceci Panuzza cena (pane dolce con finocchino) Sfingi ( frittelle con zucchero).

Artigianato locale

L’attività prevalente è il turismo ma vanta una forte percentuale d’impiego anche il settore primario dell’agricoltura, stante la peculiare fertilità della piana omonima. Negli ultimi anni vi è stato un incremento del patrimonio edilizio destinato al turismo stagionale. Inoltre, per la sua vicinanza al mare e la lunga spiaggia, ogni estate sviluppa un accentramento demografico che sfiora quasi i 40.000 abitanti.

Personaggi storici

Cesare Civello (1834-1896). Durante i moti rivoluzionari del 1856 ricevette il compito di sollevare Cefalù. Riuscì a sollevare la popolazione anche quella in Campofelice. Condannato a morte dal Tribunale di guerra borbonico fu costretto ad andare in esilio. Ritornò in patria per seguire l’eroe dei due mondi nell’impresa di Roma. Più tardi esercitò la funzione di Pretore con zelo e altissimo senso del dovere insofferente degli abusi della polizia.

Salvatore Civello (1814-1880). Lottò per il riscatto degli usi civici esercitati dai contadini ed ottenne, nel 1854, l’abolizione delle risiere dal territorio del Comune, fu industre ed intelligente agricoltore. Prese parte ai moti del 1856 e fu incarcerato. Durante i moti del 1860, Presidente del Comitato di insurrezione, diede vita ad una squadra di volontari che fu inviata a Gibilrossa. Il condottiero dei due mondi, Giuseppe Garibaldi nel giugno del 1860 pernottò due giorni a Campofelice nella casa della famiglia D’Anna-Civello, chiamata sino agli inizi degli anni ’20 del secolo scorso «Sosta dei Garibaldini».

Carmelo Chiavarello (1899-1984) medico. Apparteneva ad una delle famiglie più aristocratiche italiane ma era un antiborghese e amava la vita semplice e modesta, era generoso, un medico a servizio della gente. Partecipò alla 2° Guerra Mondiale e nel 1943 rientrò a Campofelice guidando gli americani all’assalto della sede fascista del paese, il Maggiore dell’esercito Americano lo nominò Sindaco.

Eventi storici

Pasquale Cipolla (1858-1911) fin da giovane mostrò precocità intellettuale e grande passione per gli studi umanistici e giuridici. Poco più che ventenne scrisse una “Storia di Caltavuturo”. Si trasferì ancora giovane a Campofelice che divenne la sua patria d’elezione, partecipando attivamente alla vita politica del Comune, di cui fu anche Sindaco, divenendo infaticabile sostenitore dei diritti dei cittadini e della collettività nella lunga lotta politica e giudiziaria contro gli eredi degli ex-signori feudali di Roccella. Quando nel 1904 il Comune di Campofelice presentò giudizio contro il Barone Cammarata per il riconoscimento dell’uso civico di semina con corrisposta al padrone, Cipolla fu l’alfiere di questa lotta scrivendo anche un’opera colossale: “Ragioni del Comune di Campofelice contro il Barone Bernardo Cammarata e Consorti”, un capolavoro di sapienza giuridica e politica, un appassionata rievocazione storica e riscatto dalle servitù feudali che valse la vittoria al Comune. Rimase sempre pronto a vigilare perché i diritti acquisiti nelle aule dei tribunali trovassero pieno riconoscimento e attuazione nella vita di tutti i giorni e quando questi furono violati, fu pronto ad intervenire.

cosa visitare

Torre Roccella

Antiquarium di Imera

Chiesa Madre

FESTE E SAGRE

Santa Rosalia Ogni 4 settembre si celebra, per cinque giorni, la festa dedicata alla patrona Santa Rosalia che, da più di tre secoli, vede crescere il numero dei fedeli in Sicilia e nel mondo. Suggestiva è la solenne processione del simulacro della “Santuzza” per le vie del paese. 19 marzo San Giuseppe, il 19 marzo, durante la quale, assieme alla tradizionale vampa, rito comune in quasi tutta l’isola, si celebra il tradizionale “votu dili virgineddi”. 12 agosto Il Castello di Notte: serata dedicata a luci, suoni e sapori nello splendido scenario del Castello di Roccella. Dal 2008 al 2012, il comune di Campofelice di Roccella ha ospitato il “Roccella Music Festival”, manifestazione musicale che ha ospitato all’interno della propria giuria Giulio Rapetti (in arte Mogol). Il premio per il primo classificato è stato una borsa di studio per il CET. Via Crucis animata e Ultima cena, con percorsi animati per la principali vie del centro storico. Presepe vivente. Nel mese di Dicembre, a Campofelice di Roccella, nell’ambito delle manifestazioni natalizie, si svolge il presepe vivente.